Shyama Charan piangeva e piangeva. Non voleva andare. Il suo Maestro lo consolò e disse: "No, devi fare qualcosa di molto speciale per Dio mentre stai con la tua famiglia e conduci la vita di un capofamiglia. Devi insegnare alle persone della famiglia come pregare e meditare. Altrimenti, le persone che sono sposate non crederanno mai in Dio e rinunceranno alla spiritualità. Non accetteranno nemmeno la vita spirituale. Quindi devi tornare indietro. Ma, ti assicuro, ogni volta che avrai bisogno di me, invocami e verrò a vederti e a benedirti."
Con il cuore pesante, Shyama Charan partì per casa. Lungo la strada, rimase per due o tre giorni a casa di alcuni suoi amici bengalesi a Moradabad. I suoi amici iniziarono a criticare tutti i Maestri spirituali. Gli chiesero: "Credi nel potere occulto o nel potere spirituale? Noi non ci crediamo. C'è stato un tempo in cui i sadhu indiani avevano il potere occulto, ma ora quei giorni sono passati. Le persone che affermano di avere il potere occulto sono tutti falsi. Sono tutte bugie.
Poi Shyama Charan dovette discutere con i suoi amici. Disse: "Cosa volete dire? Ci sono Maestri spirituali che possono venire qui e che possono materializzarsi. Sono appena stato iniziato da un grande Maestro spirituale. So quanto potere occulto ha."
Tutti i suoi amici non erano d'accordo. Dissero: "Assurdo! Non può essere!" Quindi Shyama Charan disse: "Se non mi credete, posso provarlo. Uscite da questa stanza. Permettetemi di meditare per qualche minuto e vi prometto che il mio Maestro verrà qui."
I suoi amici ridevano tutti di lui perché affermava che avrebbe portato il suo Maestro spirituale che in quel momento era lontano sull'Himalaya. Non avevano fede nel potere occulto di questo Maestro, ma erano tutti curiosi, quindi lasciarono la stanza. Quando ebbero lasciato la stanza, Shyama Charan invocò Babaji con la massima sincerità.
Dopo quindici minuti, Babaji entrò nella stanza nel suo corpo sottile. Poi assunse la sua forma fisica. Shyama Charan era felicissimo di vedere il suo Maestro all'interno della stanza, ma Babaji era furioso. Rimproverò e insultò Shyama Charan senza pietà. Disse: "Questo è quello che hai fatto? Mi hai portato fino a qui per questo? Guarda la tua audacia! Sono venuto da così grande distanza solo per soddisfare la tua curiosità e sfidare i tuoi amici atei? Ti avverto, Non lo farò mai più, mai più questo genere di cose. Ti ho detto che ogni volta che mi invocherai, verrò, ma sto revocando la mia promessa a te. Ora desidero dirti che ogni volta che vorrò vederti, solo allora verrò da te, ovunque tu sia."
Babaji era pronto a partire immediatamente. Ma Shyama Charan pianse e pianse per il perdono. Poi Babaji continuò: "Ti ho perdonato, ma non invocarmi mai più per mostrare il mio potere occulto o per mostrare la tua devozione. Solo quando ne sentirò il bisogno verrò a vederti. Nel mondo interiore, puoi invocarmi, puoi sentire la mia presenza, ma non voglio più mostrare la mia presenza fisica in questo modo."
Shyama Charan si inchinò a Babaji e disse: "O Maestro, ora che sei venuto, per la tua infinita compassione, per favore, per favore, fammi un favore."
"Quale favore desideri?" chiese Babaji.
"I miei amici sono nella stanza adiacente," disse Shyama Charan.
"Voglio che vengano a vederti in modo che credano nel tuo potere occulto."
Il Maestro rise di lui, dicendo: "Sì, e anche nel tuo potere di invocazione. Questa volta ascolterò la tua richiesta. Va' e di' loro di venire."
Shyama Charan aprì la porta ed entrarono i suoi amici. Erano così sbalorditi nel vedere uno strano sadhu seduto davanti a loro sul pavimento nella posizione del loto. Aveva i capelli lunghi e una lunga barba ed era assolutamente pieno di luminosità. Babaji sorrise ad ogni persona e loro si inchinarono a lui.
Babaji disse loro: "Ora voglio darvi più prove. Datemi qualcosa da mangiare." Shyama Charan aveva portato un chapati per il suo Maestro e Babaji lo mangiò davanti a tutti. Poi Babaji chiese a quegli amici di lasciare la stanza.
Quando se ne furono andati, Babaji disse a Shyama Charan: "Ancora una volta ti sto dicendo che questa è l'ultima volta che verrò da te quando mi invocherai. Non ti ascolterò più. Nessuno accetterà la vita spirituale per la mia presenza. Quei tuoi amici sono venuti solo per pura curiosità.
Poi Babaji chiese anche a Shyama Charan di lasciare la stanza per qualche minuto. Quando tornò, Babaji era scomparso.
Commento spirituale
L'esibizione del potere occulto o del potere spirituale per creare aspirazione è un'indicazione di mancanza di saggezza. Il potere miracoloso non cambia e non può cambiare il volto dell'umanità. Il volto dell'umanità può essere trasformato solo dal risveglio interiore, dal pianto interiore, dalla dedizione interiore e dalla resa interiore a Dio.
La curiosità non è spiritualità. Un pianto interiore è l'unica vera spiritualità che Dio apprezza con amore, compassione e senza riserve — perché l'Unità universale di Dio, l'Amore universale, la Luce universale e la Delizia universale possono essere manifestate solo nel pianto interiore del nostro cuore.From:Sri Chinmoy,Lahiri Mahashoy: Una rivelazione dell'Aldilà, Agni Press, 2005
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