Quindi, se ti avvicini all'aspetto umano del Maestro, la tentazione non può sopraffarti. Ma se ti avvicini all'aspetto divino del Maestro, potresti dire: "Egli ha realizzato Dio. Se mi arrendo all'ignoranza e alla tentazione, rimarrà inalterato in un mare di Luce, Pace e Beatitudine." Questo non risolverà il tuo problema. È vero, non importa quello che fai, rimarrà inalterato. Ma se assumi questo atteggiamento, la tua tentazione aumenta e continui a fare la cosa sbagliata. Inoltre, a volte la mente ingannevole opera nell'approccio divino. La mente umana è così intelligente. Dirà: "Perché il mio Maestro mi sottopone alla tentazione se è divino? Anche se soccomberò, la sua compassione mi salverà. Allora dov'è la necessità di combattere la tentazione?" Pertanto, l'approccio umano è infinitamente migliore. Quando la tentazione si avvicina, di' a te stesso: "A causa della mia tentazione, egli ha ingoiato tutto il mio veleno. Gli ho dato da bere del veleno." Se ti avvicini al Divino con riverenza e sincerità, ma vedi anche il Maestro con amore umano, allora farai la cosa migliore.
C'è anche un altro approccio che è altrettanto efficace. Devi sapere che la tentazione non è qualcosa che stai vivendo per la prima volta. È qualcosa che hai attraversato centinaia e migliaia di volte. Cristo e altri grandi Maestri spirituali, anche quando erano sul punto di realizzarsi, hanno affrontato la tentazione.
Devi sapere che ciò che desideri in realtà è la soddisfazione, e questa può essere trovata su due piani: il piano della realtà e il piano dell'irrealtà. Questi due aerei giocano costantemente l'uno con l'altro. Se sei sempre soddisfatto dormendo e russando, se sei soddisfatto quando la letargia ti conquista, o quando soccombi alla tentazione, allora devi sapere che questa soddisfazione non produce nulla di divino o di fruttuoso. In quel momento, stai vivendo sul piano dell'irrealtà.
La soddisfazione sul piano della realtà arriva quando senti che stai facendo progresso costante, andando più in alto o più in profondità. Mentre avanzi, provi un enorme senso di soddisfazione. Senti che la Meta si sta avvicinando e sta per stringerti. Sul piano della realtà, Dio sta giocando con noi un gioco trascendente. La meta ti porta immediatamente venti passi avanti, poi venti passi più in là. Poi, quando fai il ventunesimo passo, torna di nuovo e ti porta al quarantesimo passo e ancora una volta se ne va.
Prima senti che stai progredendo verso qualcosa di inconoscibile, poi senti che stai progredendo verso qualcosa di conoscibile. Alla fine ti rendi conto non solo che la Meta è sempre stata tua, ma anche che è ciò che sei sempre stato, eternamente.From:Sri Chinmoy,Indagine sulla vita e scoperta di sé, Agni Press, 1974
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