Ida governa la narice sinistra, pingala governa la narice destra. Quando inspiriamo ed espiriamo principalmente attraverso la narice sinistra, dobbiamo sapere che è ida che sta funzionando; quando inspiriamo ed espiriamo attraverso la narice destra è pingala ad essere in azione, e quando entrambe le narici funzionano bene, dobbiamo sapere che è sushumna che sta agendo. Alle volte avviene anche che ida funzioni per l'inspirazione e pingala per l'espirazione.
Ida, pingala e sushumna si incontrano in sei punti diversi; ogni punto d'incontro forma un centro ed ogni centro è circolare come una ruota. La filosofia spirituale indiana chiama questi centri chakra; sono anche chiamati fiori di loto, perché assomigliano al fiore del loto. I sei centri, come forse sapete, sono muladhara, svadhisthana, manipura, anahata, vishuddha e ajna. C'è anche un altro centro che è nel cervello, chiamato sahasrara; dato che è nel cervello e non lungo la colonna vertebrale, non viene considerato insieme agli altri sei centri. Oltre a questi sei, ci sono molti altri chakra nel corpo fisico sottile: qui nel ginocchio abbiamo un chakra, anche nelle dita dei piedi e nella punta delle dita ne abbiamo, ma sono chakra minori e normalmente non vengono nominati.
Il chakra della radice, o loto muladhara, ha quattro petali che sono di colore rosso e arancione. Il chakra della milza, svadhisthana, ha sei petali, i quali sono arancione, blu, verde, giallo, viola, e rosso sangue. Il rosso sangue è il colore prevalente in questo chakra. Il chakra dell'ombelico, manipura, ha dieci petali di colore rosa, arancione e verde, che è prevalente. Il chakra del cuore, anahata, ha dodici petali, il cui colore è l'oro brillante. Il centro della gola, il loto vishuddha, ha sedici petali, i cui colori sono blu e verde. Il centro della fronte, ajna, ha solo due petali, ma in ciascun petalo ci sono quarantotto petali, e qui il colore è il rosa. Il centro della cima della testa, sahasrara, ha mille petali o, per essere precisi, novecentosettantadue. Questo centro ha in sé tutti i colori, ma il colore predominante è il viola.
La Coscienza Universale include la Musica universale. Da ciascun chakra, dove si raccoglie l'energia di vita della Coscienza Universale, viene prodotta una nota musicale. Da sahasrara è prodotta la nota shadja o sa, chiamata do nella musica occidentale. Da ajna viene prodotta rishava o ri, che voi chiamate re. Da vishuddha è prodotta gandhara o ga, che voi chiamate mi. Da anahata è prodotta madhyama o ma, che chiamate fa. Da manipura è prodotta panchama o pa, che chiamate sol. Da svadhisthana è prodotta dhaivata o dha, che chiamate la. Da muladhara è prodotta nishada o ni, che voi chiamate si.
Ci sono sette mondi che corrispondono ai sette chakra: muladhara corrisponde a Bhurloka; svadhisthana corrisponde a Bhubarloka; manipura corrisponde a Svarloka; anahata corrisponde a Janaloka; vishuddha corrisponde a Tapoloka; ajna corrisponde a Maharloka; e sahasrara corrisponde a Satyaloka. Ogni mondo ha un proprio simbolo: Bhurloka ha per simbolo la terra, Bhubarloka l'acqua, Svarloka il calore, Janaloka l'aria, Tapoloka l'etere, Maharloka l'energia e Satyaloka lo spazio infinito.
Per ogni centro c'è uno speciale Potere della Madre, ognuno una delle manifestazioni della Madre Suprema. Questi Poteri della Madre sono conosciuti come Brahmi, Parameshwari, Kaumari, Vaishnavi, Varahi, Indrani e Chamunda. Ciascuno ha una sua sede specifica. Brahmi è il Potere della Madre che incarna e pervade lo spazio infinito, essa governa tutti i chakra; Brahmi si trova nel sahasrara o chakra del cervello, dov'è il loto dai mille petali. Da lì governa i centri che sono sotto di essa: ajna, vishuddha, anahata, manipura, svadisthana e muladhara. Parameshwari si trova nel chakra ajna, il centro della fronte. Da lì governa ajna ed i chakra che sono sotto di esso. Kaumari si trova in vishuddha, il centro della gola e governa vishuddha e i chakra sotto di esso. Vaishnavi inizia a funzionare da anahata, il centro del cuore, e governa gli altri centri sotto di esso. Varahi, che si trova nel centro dell'ombelico, governa i piani inferiori: manipura, svadhisthana, muladhara. Indrani governa svadhisthana, nella milza, e muladhara, alla base della colonna vertebrale. Chamunda governa solo su muladhara.
Ciascun centro è anche presieduto da una Divinità, un Dio Cosmico. Brahma è la divinità che presiede muladhara; Rudra è la divinità che presiede svadhisthana; Vishnu è la divinità che presiede manipura; Iswara è la divinità che presiede anahata; Sadashiva è la divinità che presiede vishuddha; Shambhu è la divinità che presiede ajna; e Paramashiva è la Divinità che presiede sahasrara.
Questi centri possono essere aperti in diversi modi. Il metodo usuale di coloro che praticano lo yoga kundalini è di concentrarsi intensamente su ogni centro, invocando con tutta l'anima il Potere della Madre o la Divinità che lo presiede. In ogni caso tutti i veri Maestri spirituali, dalla profondità della loro esperienza, affermano che è meglio aprire per primo il centro del cuore e poi provare ad aprire gli altri centri. Se si apre per primo il centro del cuore, in pratica non ci sono rischi, ma se si comincia con il chakra muladhara o svadhisthana o ajna, si corrono gravi pericoli. Ci sono anche alcuni cercatori che non seguono per niente questo metodo. Essi non s'interessano del potere occulto, si preoccupano soltanto dell'Amore, della Luce e della Verità di Dio. Imparano a meditare molto profondamente e se hanno fatto considerevoli progressi nella meditazione, i loro centri si aprono automaticamente. E per Grazia dell'Assoluto Supremo, questi centri possono essere aperti anche senza la meditazione.
Se questi centri sono aperti senza un'appropriata purificazione, il cercatore ne patirà gravi sofferenze. È come giocare col fuoco, o con un coltello affilato: potrebbe rovinare gli altri o se stesso. Dobbiamo sapere che i poteri miracolosi che si ottengono quando questi centri sono aperti, non sono affatto miracolosi od insoliti, nel mondo interiore, sono assolutamente normali; nel mondo interiore sono usati continuamente dai Maestri spirituali, nel mondo interiore sono normali, naturali. Solo quando vengono usati sul piano fisico, sembrano insoliti o miracolosi.
Tutti i veri Maestri spirituali hanno questi poteri; però non è necessario essere un Maestro spirituale dell'ordine più elevato per possederli; non è necessario neppure essere un grande cercatore. Anche qualcuno che conduce una vita normale, ordinaria, non-divina può sviluppare questi poteri.
In India mi sono imbattuto in alcuni cercatori, che non posso definire sinceri, i quali possedevano alcuni poteri occulti o poteri della kundalini: dei quali, nella maggior parte dei casi, facevano cattivo uso. Costoro aprivano il loro terzo occhio per sapere che cosa la fidanzata pensasse di loro, questo è assurdo: avrebbero potuto servirsi del terzo occhio per distruggere i loro pensieri negativi, oscuri, impuri; ne possedevano la capacità, ma non l'hanno usata. Conosco anche qualcuno che ha utilizzato il suo potere occulto per minacciare di notte i suoi nemici e costringerli, la mattina successiva, ad agire a suo piacimento. Usando il suo potere occulto, il suo terzo occhio, questa persona ha trasformato in propri schiavi i suoi nemici, mentre avrebbe potuto usare la stessa capacità per conoscere la Volontà di Dio nella vita propria ed altrui. Se fosse stata Volontà di Dio di accelerare il progresso spirituale di qualcuno, avrebbe potuto usare il suo terzo occhio per aiutarlo. Ogni centro ha qualcosa di speciale da offrire, quando è usato in modo appropriato, e diventa un vero dono al Pilota Interiore e a tutto il genere umano.
Dev'essere molto chiaro che l'apertura dei centri non significa che si sta Realizzando Dio o che si è prossimi a Realizzare Dio; l'apertura dei centri non precede necessariamente la Realizzazione di Dio, affatto! La Realizzazione di Dio non ha niente a che fare con l'apertura dei centri. Non importa quanti centri siano stati aperti; anche l'apertura di tutti e sette i centri, non sta a dimostrare che si è sul punto di Realizzarsi o che si è raggiunta la Realizzazione. Dal più alto punto di vista spirituale, l'apertura dei chakra appare come i giochi che una madre fa con i propri bambini al parco. Ai bambini piace giocare, così la madre mostra le sue capacità. Non lo fa per orgoglio o per vanità, no: lo fa solo perché sa che questo divertirà i figli. Gioca perché in tal modo può dargli gioia e renderli contenti. Generalmente sono Lord Shiva sul piano del sahasrara, e la sua consorte Shivani sul piano del muladhara, dove la kundalini è più profondamente addormentata, a giocare. Quando giocano con i propri figli nel mondo interiore, i poteri occulti iniziano ad attivarsi.
Ora, iniziamo con il primo, che è muladhara, il chakra della radice. Acquisendo padronanza sul centro muladhara, una persona può diventare invisibile a piacimento, può vincere tutte le malattie, e conoscere e scoprire qualsiasi cosa desideri. Se vuole scoprire la Compassione di Dio, la Luce di Dio, l'Amore di Dio per lui, ha la possibilità di farlo. Se invece usa lo stesso potere per sapere cosa accade nella mente degli altri o cosa avviene nella loro vita esteriore, o ancora, spinto dalla curiosità, per sapere se scoppierà la terza guerra mondiale, allora questo potere è usato scorrettamente.
Quando una persona, che ha padronanza sul muladhara, vede che qualcuno ha contratto una certa malattia, deve comprendere se essa è meritata o se è il risultato di un attacco ostile. Naturalmente, se quella persona ha fatto qualcosa di sbagliato, secondo la legge del karma merita il castigo. Se invece la malattia non è dovuta al karma ma è veramente un attacco di una forza ostile, e se è Volontà di Dio che la sua malattia debba essere curata, naturalmente una persona spirituale che ne ha le capacità dovrebbe curarla. Se invece lo fa a sua volontà, o se agisce in modo non-divino e solo per mettersi in mostra, infrange la legge cosmica. La persona sarà curata, ma proprio questa guarigione agirà infine contro il guaritore e l'ammalato, si aggiungerà alla loro ignoranza ed alle loro qualità autodistruttive. Quindi il guaritore deve sapere se è nella Volontà di Dio che la persona venga guarita. Solo allora potrà curarla, altrimenti dovrà restare in silenzio e non fare nulla. Ci si potrebbe chiedere, come può egli vedere se stesso o qualcun altro soffrire e non far niente? Se il suo cuore è molto grande, andrà in profondità dentro di sé e vedrà chi sta soffrendo in e attraverso l'individuo. Vedrà che è Dio che di proposito vive una certa esperienza attraverso quella persona.
Svadhisthana, il chakra della milza. Quando si acquista padronanza sul chakra svadhisthana, si ottiene il potere dell'Amore. La persona ama tutti ed è amata da tutti: da uomini e donne e dagli animali. È qui che molto spesso le persone cadono dal sentiero della Luce e della Verità. L'Amore divino è espansione, e l'espansione è illuminazione. L'Amore può essere espresso come un'espansione della nostra divina consapevolezza, o può essere espresso come piacere. Quando il centro svadhisthana è aperto, il vitale inferiore, le forze sessuali, cercheranno di abbassare la coscienza del cercatore; ma se in quel momento egli ha la capacità di far scendere abbondante Purezza dal centro anahata, il centro del cuore, quest'impurezza verrà trasformata in Purezza, ed infine la Purezza verrà trasformata nella Divinità, sempre-appagante e duratura. Se però non riesce a far discendere la Purezza, avviene una vera distruzione, la distruzione della vita del cercatore. Il vitale inferiore agisce con la massima violenza e potenza, e qualche volta diventa peggiore del vitale inferiore degli esseri umani ordinari. Una persona ordinaria non trae piacere dalla vita vitale allo stesso modo in cui succede ad alcuni cercatori dopo l'apertura del centro svadhisthana.
Manipura, il chakra dell'ombelico. Se una persona acquista padronanza su questo centro, conquista la tristezza e la sofferenza. Qualunque cosa gli accada nella vita, non sarà mai triste né infelice. Ma questo centro può creare problemi allo stesso modo del centro svadhisthana, anch'esso è pericoloso. Se usato in modo scorretto, il potere che viene dal chakra Manipura può creare sofferenza agli altri, e colui che lo possiede incorrerà perciò nella maledizione del mondo. Questo centro, come il centro ajna, può mostrare dove un parente o una persona cara sia andata dopo la morte, come la persona stia passando attraverso il mondo vitale ed entrando nel mondo sottile e nei piani più elevati. Rivela in che modo l'anima passi da un livello all'altro dopo la morte. Questo centro da anche il potere della trasformazione: si può ingrandire un oggetto, o ridurlo fino ad una dimensione infinitesimale. Possiede inoltre un potere curativo. Come ho detto prima, se questo potere viene usato in modo appropriato, secondo la Volontà di Dio, allora è una vera benedizione; altrimenti è una maledizione.
Anahata, il chakra del cuore. Qui il potere è incredibile. Un cercatore in grado di utilizzarlo ha libero accesso sia al mondo visibile sia a quello invisibile. Il tempo, lo spazio, si arrendono a lui. Usando questo centro si può viaggiare in ogni parte del mondo in pochi secondi, nel corpo sottile; ma facendolo si corre un grande rischio. Supponiamo che il cercatore voglia viaggiare in modo occulto e spirituale in Europa per vedere cosa stia succedendo laggiù. Se non ottiene la dovuta approvazione dagli altri centri o se questi non collaborano, potrebbero non permettere più all'anima di tornare nel corpo dopo il suo viaggio. In India conosco diversi casi in cui gli yoghi hanno lasciato il corpo attraverso il centro del cuore senza chiedere aiuto agli altri centri, ottenerne il permesso, o senza informarli. Hanno sentito che gli altri centri non possedevano la stessa speciale capacità del cuore e così hanno usato solo quest'ultimo. A quel punto gli altri centri sono diventati gelosi, la gelosia è ovunque, nel mondo esteriore così come nel mondo interiore. Persino gli Dei Cosmici sono soggetti alla gelosia. Così gli altri centri, per via della gelosia, non permettono all'anima di tornare. Se un cercatore usa questo potere, deve chiedere il permesso prima di tutto al Pilota Interiore: se questo dà la sua approvazione, gli altri centri non possono creare alcun danno, dato che il Pilota Interiore ha infinitamente più potere di essi.
Nel centro anahata si può fare esperienza della più sublime Beatitudine dell'unità, ed ottenere pura Gioia. Ogni persona può guardare un fiore ed ottenere gioia, ma non tutti possono godere dell'intensità della gioia che il fiore incarna. Se invece una persona apre il centro del cuore e guarda un fiore, immediatamente tutta la Gioia, tutta la Bellezza che esso possiede, diverrà sua. Se il cercatore guarda il vasto oceano, dentro il suo cuore sentirà il vasto oceano. Egli guarda il vasto cielo, entra nel cielo, diventa il cielo; ogni cosa vasta, pura, divina, sublime che vede, può subito sentirla come veramente sua e può 'diventare' quella stessa cosa. Non c'è una distanza incolmabile tra ciò che guarda e ciò che egli è; nella sua coscienza diventa direttamente quello che vede.
Questa non è immaginazione, niente affatto. Il suo cuore è un cuore divino che incarna la Coscienza Universale. Il cuore spirituale non è il cuore che troviamo nel nostro corpo fisico: il cuore spirituale è ampio oltre ogni dire ed è più ampio della stessa Coscienza Universale. Diciamo sempre che non ci può essere niente di superiore alla Coscienza Universale, ma questo è sbagliato. Il cuore, il cuore spirituale, ospita la Coscienza Universale. Questo centro è molto sicuro quando ce ne serviamo per identificarci con la vastità, con la bellezza della natura. Quando invece ce ne serviamo per viaggiare oltre i limiti del corpo, corriamo dei rischi.
Vishuddha, il chakra della gola. Colui che ha padronanza su vishuddha ha la capacità di offrire al mondo messaggi divini. La natura universale gli rivela i suoi misteri eterni e nascosti. S'inchina a lui, il cercatore può conservare eterna giovinezza. Il mondo esteriore si abbandona a lui, il mondo interiore lo abbraccia. Possiamo ricevere 'messaggi' da diversi piani di coscienza, ma quando si riceve un messaggio dal centro vishuddha, il messaggio è sublime ed eterno. Quando questo centro è aperto, si riceve messaggi direttamente dall'Altissimo e ci si fa Suo portavoce. Si può diventare un poeta, un musicista, un pittore, tutte le forme d'arte vengono espresse attraverso questo centro. Esso è aperto in molti uomini e funziona in relazione al grado di apertura, allo sviluppo personale. Questo centro presenta pochissimi rischi; è mite, non interferisce con gli altri centri ed essi fanno altrettanto.
Ajna, il chakra della fronte. Chi ha padronanza sul chakra ajna distrugge il suo passato oscuro, sollecita l'arrivo del futuro d'oro, e manifesta il presente in modo supremamente appagante. I suoi poteri psichici ed occulti superano ogni limite, sono infiniti. Il chakra ajna, situato tra le sopracciglia, un po' sopra di esse, è il centro più potente. La prima cosa che la persona fa quando apre il terzo occhio, se lo apre in modo appropriato, è di distruggere il passato privo di Luce, di aspirazione, e non-divino. Ora noi vediamo qualcosa e ne facciamo l'esperienza, ma c'è separazione tra la nostra esperienza e la cosa che stiamo sperimentando. Quando il centro ajna è aperto, invece, sperimentiamo la cosa in sé, diventiamo tutt'uno con la cosa che stiamo sperimentando; in quel momento, vedere e diventare vanno di pari passo. Vedere è diventare, e diventare è vedere. Per questo motivo l'aspirante che ha aperto il terzo occhio vuole cancellare il passato dalla sua memoria. Supponiamo che in quest'incarnazione qualcuno sia diventato uno yoghi: quando guarda indietro alla sua precedente incarnazione, magari vede che era un ladro o qualcosa di peggio. Poiché non vuole entrare di nuovo in quell'esperienza, cercherà di distruggere quella parte del suo passato: ora ha il potere necessario per farlo.
Quando si Realizza Dio, il passato è automaticamente cancellato. Come ho detto prima, l'apertura del terzo occhio o di un altro centro, non significa che si è Realizzato Dio. Quando si Realizza Dio, il passato oscuro, impuro o non-divino, che non sia stato già espiato karmicamente, è illuminato ed allo stesso tempo annullato. Nel momento della Realizzazione di Dio ha luogo l'illuminazione; è come uscire da una stanza oscura ed entrare in una stanza illuminata: c'è luce dove prima era tutto oscuro. La Realizzazione di Dio è immediata illuminazione.
Con il chakra ajna, il passato può essere annullato ed il futuro portato qui nel presente. Se si sa che da qui a dieci anni si farà qualcosa, si otterrà qualcosa, si crescerà in qualcosa, usando il terzo occhio si può raggiungere oggi quella cosa: non si deve aspettare dieci, quindici, vent'anni.
Se però si rende attuale il futuro che ci attende, a volte può esserci pericolo. È accaduto moltissime volte che il futuro di un individuo fosse davvero radioso e splendente; ma una volta portato nell'immediatezza del presente, con la sua grandezza esso ha sconcertato e spaventato il cercatore. Il cercatore è come un giovane elefante, la sua forza sta crescendo, e tra dieci anni sarà molto potente; ma se il potere arriva subito potrebbe non esserci sufficiente ricettività, ricettività interiore. Il potere arriva, ma non può essere tenuto sotto controllo o non può essere contenuto in un recipiente sicuro: allora il potere stesso agisce come un nemico e distrugge la persona che lo ha invocato. Quindi c'è un grande pericolo quando si prende il futuro e lo si porta nel presente.
Facciamo sì che il presente cresca e svolga il suo ruolo. Il passato ha giocato la sua parte, ora il presente vuole mettere in scena la sua. Solo in alcuni casi, quando Dio vuole che il cercatore progredisca molto velocemente anziché passo dopo passo, questi può correre in modo davvero spedito. È proprio come uno studente a scuola. Alle volte uno studente non passa attraverso tutte le classi dell'asilo, elementari, medie e superiori: talora salta una classe. Così nella vita spirituale, se è Volontà di Dio che il futuro sia portato nel presente, non c'è pericolo, altrimenti è molto pericoloso.
Con il terzo occhio si possono compiere molte cose; il terzo occhio possiede ciò che Dio, il Potere Ultimo, è. Se il Potere Ultimo è usato scorrettamente dal terzo occhio, è distruzione; se invece il terzo occhio usa il Potere Ultimo e Trascendentale in modo appropriato e divino, sarà una grande benedizione, la più grande benedizione che l'umanità possa immaginare.
Sahasrara, il chakra della sommità della testa. Sahasrara è 'Colui che è Silenzioso' che non interferisce in nulla. È come il membro più anziano di una famiglia: non infastidisce nessuno e non vuol essere infastidito da nessuno. Chi apre questo centro permanentemente, riceve Beatitudine infinita e diventa una cosa sola e inseparabile con il sempre trascendente Aldilà. Comprende di essere senza nascita e senza morte, è sempre in contatto con Infinità, Eternità ed Immortalità. Queste non sono vaghe parole per lui, ma realtà. Ora vede se stesso come Eternità e cresce nell'Eternità, il momento dopo vede se stesso come Infinità e cresce nell'Infinità; pochi momenti dopo vede se stesso come Immortalità e nella sua coscienza cresce nell'Immortalità. Ed a volte succede che Infinità, Eternità e Immortalità siano tutt'uno, nella sua coscienza.
Quando il chakra sahasrara è aperto, il Pilota Interiore diventa un vero amico. L'Infinito e il suo figliolo prescelto diventano ottimi amici per compiere una missione specifica per la loro reciproca manifestazione. Condividono molti segreti, milioni di segreti, in un batter d'occhio. Da una parte il Padre e il figlio gioiscono di infinita Pace e Beatitudine; dall'altra discutono i problemi del mondo, i problemi universali. tutto in un istante. Questi problemi però, nel loro gioco Cosmico, non sono vere difficoltà ma solo esperienze.
Di tutti i centri, il più elevato, il più ricco di Pace, il più colmo di sentimento divino, il più fecondo è sahasrara. Qui Infinità, Eternità e Immortalità sono diventati uno. La Sorgente diventa uno con la Creazione, e la Creazione diventa uno con la Sorgente. Qui il conoscitore e il Conosciuto, l'amante e l'Amato, il servitore ed il Padrone, il figlio ed il Padre, diventano uno. Insieme, il Creatore e la Creazione trascendono il loro Sogno e la loro Realtà. Il loro Sogno gli fa sentire cosa sono, e la loro Realtà gli fa sentire ciò che possono fare. Realtà e Sogno diventano uno.
Kundalini Yoga
Second Conferenza 21 Febbraio 1973From:Sri Chinmoy,Kundalini: il Potere della Madre, Aum Press, 1973
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