Se qualcuno segue il nostro sentiero, cerca di sviluppare o portare in primo piano il suo amore interiore, l'amore spirituale. A differenza dell'amore umano, che lega, l'amore divino espande e illumina la nostra coscienza dentro e fuori.
Quando offriamo devozione, ciò che stiamo offrendo è la nostra devozione univoca al Supremo, il Pilota Interiore dentro di noi. Nella nostra vita umana normale, ciò che chiamiamo devozione non è altro che attaccamento ignorante. Ma la devozione divina è qualcosa di totalmente diverso. Qui stiamo offrendo noi stessi alla giusta causa, al divino dentro di noi, così che possiamo crescere in un mare di Pace, Luce e Beatitudine.
La resa che cerchiamo di ottenere sul nostro sentiero non è la resa di uno schiavo al suo padrone. Lo schiavo ha sempre paura del padrone. Sente che se non soddisfa il padrone, allora il padrone gli farà del male. C'è sempre un senso di paura nel cuore e nella mente dello schiavo. Ma nella vita spirituale, quando il cercatore si arrende alla sua divinità interiore, al Supremo dentro di lui, sente che si sta arrendendo alla sua esistenza più alta e più illuminata. Si sta arrendendo alla sua parte più alta, alla sua massima altezza e alla sua luce più intima.
Questa è in sintesi la base del nostro sentiero. Se confronto il nostro sentiero con altri sentieri, entro in spiacevoli controversie. Anche altri sentieri possono essere giusti e perfetti. Ma i due sentieri principali sono il sentiero della mente e il sentiero del cuore. Il nostro cammino è un cammino del cuore. Spetta al cercatore individuale decidere quale tipo di sentiero gli si addice e poi seguirlo. Alla fine, quando un cercatore raggiunge la sua Meta predestinata, là vedrà anche i cercatori che hanno sinceramente seguito altri sentieri. Tutti raggiungeranno la stessa destinazione.From:Sri Chinmoy,Il mondo interiore e il mondo esteriore, Agni Press, 1988
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