Domanda: Lo sforzo personale può mai essere dannoso per la nostra meditazione?

Sri Chinmoy: Lo sforzo personale non è dannoso. Non devi fare amicizia con l'inerzia. Devi fare uno sforzo per andare in profondità dentro di te. Altrimenti ti rilasserai e farai un pisolino e poi dirai che Dio ha meditato per te. Mentre stai pregando e meditando con sincerità e tutta l'anima, solo allora il Supremo può agire dentro e attraverso di te. Devi collaborare.

Prima o poi riceverai l'intuizione. Nel frattempo Dio ti ha dato l'intelligenza. Se ti alzi presto al mattino, sarai ispirato a meditare; se ti alzi alle undici la tua ispirazione svanirà. Dobbiamo usare il nostro buon senso. Dobbiamo sforzarci di alzarci presto la mattina se vogliamo fare una buona meditazione, e dobbiamo meditare durante il giorno o anche la sera se vogliamo fare notevole progresso.

Ma dovresti anche sentire che se sei determinato a fare qualcosa, in realtà c'è qualcun altro dentro di te che lo farà. Tu non sei colui che agisce; tu sei lo strumento. Qualcun altro sta agendo dentro e attraverso di te, e quel Qualcuno è il Supremo.

Il Supremo farà tutto per te, è vero, ma devi prepararti per Lui. Devi preparare il campo dentro di te; solo allora verrà il contadino ad arare. Se non ti trasformi in un campo, il contadino non sarà in grado di coltivare e non raccoglierai mai il raccolto eccezionale della divinità.

From:Sri Chinmoy,La fame dell'oscurità e la festa della luce, parte 2, Agni Press, 1974
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