Ahimè, dopo qualche tempo questa signora sentiva che cominciavo a dare tutta l'importanza ai ragazzi e alle ragazze del Centro, e che non avrei avuto tempo di prestare attenzione alle persone anziane. Non aspettò di vedere cosa sarebbe successo. Purtroppo i discepoli le hanno creduto e poi hanno lasciato il nostro Centro.
La prima volta che ho parlato seriamente con una quarantina di discepoli in casa mia, questa signora era lì. È venuta da me e mi ha messo una mano sulla testa. Disse: "Figliolo, penso che tu abbia la febbre molto alta. Ecco perché ci hai sgridato." Questa era una delle mie "madri"!
Anche io ero in una comunità spirituale. A quel tempo non avevo mia madre fisica, ma avevo altre quattro o cinque "madri". Gli Ashramiti sono stati molto gentili e affettuosi con me. Le mie sorelle e i miei fratelli ed io eravamo molto vicini alla Madre Divina, e interiormente eravamo molto vicini a Sri Aurobindo. Quando facevo qualcosa di buono o di grande, le mie sorelle e i miei fratelli erano infinitamente, infinitamente più felici di me, credimi. Non potevo eguagliare la loro felicità. Quando gareggiavo nel salto in lungo o in alto, mio fratello Mantu si prendeva cura delle mie preoccupazioni e ansie. Non ero affatto preoccupato o ansioso, ma lui era preoccupato. Nel momento in cui sentiva che ero stato il primo nella corsa o nel salto o in qualche altro evento, non puoi immaginare la sua gioia! In questa vita non c'è partita per la felicità che ho visto nei miei cari, nei miei fratelli e sorelle, quando ho fatto bene.
Hai fatto una domanda e io ho risposto a modo mio!From:Sri Chinmoy,Dio fece, Dio plasmò, Dio modellò, Agni Press, 2013
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