Dio ha tutto. Ma quando tocchi l'albero di Dio, puoi ottenere l'esperienza della Pace, mentre qualcun altro otterrà l'esperienza della Beatitudine. Quindi dirai che Dio è tutto Pace e lui dirà che Dio è tutto Beatitudine. Ma è lo stesso Dio, la stessa Meta. Nel processo di raggiungimento della Meta possiamo vederlo in modi diversi, ma una volta che lo raggiungiamo veramente, possiamo vedere che è tutto. Quindi, se dobbiamo descriverlo, dare una definizione, descriveremo l'albero di Dio in qualsiasi aspetto ci piaccia di più. Possiamo sperimentare tutto, ma nella nostra espressione, nella nostra rivelazione, sveleremo l'aspetto che più ci piace.
Nella mia concezione, Dio non è qualcuno diverso da noi stessi, non una persona separata. Il Dio a cui ci riferiamo è la nostra parte più alta e più illuminata. In questo momento, quando pensiamo a noi stessi, pensiamo al nostro corpo e non alla nostra anima. Ci identifichiamo continuamente con la nostra parte inferiore. Il nostro essere è come una casa che ci appartiene. Non usiamo affatto il terzo piano, ma trascorriamo la maggior parte del nostro tempo nel seminterrato o al primo piano. Dal momento che trascorriamo la maggior parte del nostro tempo là, sentiamo che il seminterrato è la nostra vera realtà. Ma anche il terzo piano è nostro, se solo riusciamo a trovarne la strada.From:Sri Chinmoy,Cinquanta Battelli-Libertà verso una Sponda d'Oro, parte 2, Agni Press, 1974
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