Domanda: Fino a che punto la tua enfasi sul volo dell'anima "al di sopra della fatica della vita" ci porta a ignorare i bisogni del nostro prossimo?
Sri Chinmoy: Dobbiamo sapere che un cieco non può guidare un altro cieco. Uno dei due deve essere dotato di vista. Ora, io ho fame e tu hai fame. Supponiamo che io sappia che c'è un albero che ha molti frutti. Se io ho la capacità di salirci ma, purtroppo, tu per il momento non ne hai la capacità, cosa devo fare? Entrambi abbiamo fame. Solo perché uno di noi non sa arrampicarsi, l'altro smetterà di arrampicarsi? No! Il mio dovere in quel momento è di salire, raccogliere qualche frutto e poi scendere e condividerlo con chi non sa arrampicarsi.
Dio mi ha concesso questa capacità ed è mio dovere utilizzarla. Il mondo è nella sofferenza e nelle tenebre. Vero! Ma se io rimango sempre nelle tenebre del mondo, allora cosa aggiungo? Aggiungo al mondo solo la mia ignoranza e la mia oscurità. Ma se, grazie alla mia aspirazione, posso entrare nel mondo della luce, ciò non significa che non aiuterò il mondo. Tornerò nel mondo dove i miei fratelli e le mie sorelle sono ancora nelle tenebre, e porterò loro la luce dall'altro mondo.
From:Sri Chinmoy,Cinquanta Battelli-Libertà verso una Sponda d'Oro, parte 2, Agni Press, 1974
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