Sono un maestro spirituale. Se un mio studente fosse qui, potrebbe notare che non ci sono fiori vicino a me. Potrebbe pensare: "La cosa migliore è che gli porti dei fiori." Ora, questo studente vuole compiacermi portandomi dei fiori, perché sa che un Maestro spirituale apprezza sempre i fiori. Ma supponiamo che io abbia sete e che in questo momento abbia bisogno di acqua più di quanto abbia bisogno di fiori. Se il mio studente cerca di farmi piacere portandomi dei fiori, mi farà piacere a modo suo, perché quello che in realtà volevo da lui era qualcos'altro. Anche nel caso di Dio, a meno che non ci arrendiamo alla Volontà di Dio, cercheremo di compiacerLo a modo nostro. Potremmo pensare che se lo facciamo, allora Dio sarà estremamente soddisfatto di noi. Ma come sappiamo che Dio vuole che facciamo quella cosa? Potrebbe volere qualcos'altro da noi.
Nella vita spirituale, quando compiaceremo Dio a Modo Suo, incondizionatamente, allora ci sentiremo veramente soddisfatti, perché nella Sua soddisfazione c'è la nostra soddisfazione. Molte persone cercano di trarre soddisfazione dalla realizzazione dei propri desideri. Ma quando un desiderio è soddisfatto, un altro desiderio si profila. Nell'appagamento del desiderio non c'è soddisfazione, solo costante avidità, costante bisogno. Ma se entriamo nella vita dell'aspirazione, vogliamo raggiungere l'Altissimo per appagare e manifestare Dio. Ma come possiamo raggiungere l'Altissimo se e finché l'Altissimo non ci tira verso di Sé? È la Luce-Compassione del Supremo che eleva la nostra coscienza e ci eleva. Questo avviene solo quando la nostra resa è completa.
La nostra resa a Dio deve essere incondizionata. Daremo a Dio ciò che abbiamo e ciò che siamo, che è ignoranza. Se possiamo dare la nostra ignoranza a Dio incondizionatamente e permanentemente, allora Dio può realizzarsi in noi e attraverso di noi. Sfortunatamente, un giorno vogliamo liberarci della nostra ignoranza e il giorno dopo, quando la nostra aspirazione non è forte, conserviamo e facciamo tesoro della nostra ignoranza. Ma se possiamo arrendere totalmente e incondizionatamente la nostra ignoranza, che è il nostro ambito possesso, a Dio, allora essa non tornerà. In quel momento, otterremo una soddisfazione totale dalla nostra vita e apprezzeremo veramente Dio a Modo Suo.From:Sri Chinmoy,Cinquanta Battelli-Libertà verso una Sponda d'Oro, parte 5, Agni Press, 1975
Sourced from https://it.srichinmoylibrary.com/ffb_5