Parte I — Discorsi

Onde di pensiero1

Dal punto di vista spirituale, ogni pensiero ha un peso speciale nella nostra mente. Ogni pensiero ha un significato speciale. Nella nostra vita comune, sappiamo tutti cos'è un pensiero. Creiamo il pensiero. Abbiamo a cuore il pensiero. Non c'è nessuno che non sappia pensare, per esempio per fare le cose comuni. Se qualcuno non sa pensare, lo chiamiamo pazzo. Ma se uno che ha una mente sviluppata sceglie di smettere di pensare, se ha imparato l'arte di fermare la mente, fa enorme progresso nella vita spirituale. Quando un pensiero entra nella mente che aspira di un cercatore, egli deve sentire che è come incontrare un nemico sul campo di battaglia. Più si riesce a mettere a tacere la mente, prima si realizza la Meta.

La mente umana sente che il pensiero è il potere e la luce definitivi. Sfortunatamente, questo è un errore deplorevole. Il cuore che aspira riceve costantemente il messaggio supremo dall'anima. Solo mettendo a tacere la mente si può ricevere questo messaggio e raggiungere il più alto assoluto Supremo.

Il Signore Buddha mise a tacere la sua mente ed entrò nel Nirvana, la beatitudine insondabile dell'altezza trascendentale. Il Cristo ha aperto il suo cuore e ha abbracciato tutta l'umanità grazie alla sua unità universale con suo Padre, la Meta ultima. O facendo tacere la mente o aprendo il cuore, l'uomo di oggi può diventare il Dio di domani, la Divinità di domani. E la Divinità incarnata diventa presto l'Immortalità rivelata.

Desiderio e aspirazione sono due parole semplici, ma incarnano un potere tremendo. L'aspirazione segue consapevolmente la strada della luce, mentre il desiderio segue consapevolmente o inconsciamente il sentiero dell'oscurità. L'oscurità significa soddisfazione nella limitazione. Il nostro desiderio vuole afferrare e possedere, ma prima di possedere, è posseduto. Pur essendo posseduti, godendo consciamente o inconsciamente del ruolo di sottomissione e imperfezione, il desiderio è in una certa misura soddisfatto. Allo stesso tempo, il desiderio incarna il potere che molto spesso sfocia nella frustrazione. E questa frustrazione genera distruzione e annientamento.

Ogni essere umano ha un'aspirazione; ogni essere umano incarna l'aspirazione. Questa aspirazione in lui edifica la torre della Verità, della Luce e della Beatitudine. L'aspirazione non si accontenta mai dell'imperfezione. Sale in alto, più in alto, altissima. In ogni momento la fiamma crescente in noi, mentre ascende verso l'altissimo, illumina gli elementi oscuri, impuri, che non aspirano del nostro fisico grossolano. Poi, finalmente, non solo realizza, ma manifesta anche il Regno dei Cieli nel suo essere interiore.

Il desiderio è il prodotto delle nostre onde di pensiero. L'aspirazione è il prodotto della volontà della nostra anima. Possiamo possedere e rivendicare la volontà dell'anima come nostra solo quando abbandoniamo consapevolmente ciò che abbiamo e ciò che siamo al Supremo. Quello che abbiamo è un desiderio interiore di Verità, Luce e Beatitudine. Dobbiamo offrire questo desiderio incondizionatamente al Supremo, il nostro Pilota Interiore. Ciò che siamo è ignoranza, ignoranza insondabile. Anche questa ignoranza la possiamo e la dobbiamo offrire al Supremo consapevolmente, devotamente e incondizionatamente. Ma invece di farlo, ci crogioliamo nei piaceri dell'ignoranza e, quel che è peggio, lo facciamo spesso consapevolmente e deliberatamente.

Il desiderio in noi esige che il fisico in noi riposi eternamente nel mare dell'ignoranza. L'aspirazione dentro di noi ci avverte che una volta che andremo a dormire troveremo estremamente difficile risvegliare la nostra coscienza e rialzarci. La realizzazione in noi, la realizzazione della nostra anima, ci dice che siamo già profondamente addormentati nel dominio dell'ignoranza e che abbiamo dormito là per millenni.

Un sincero cercatore della più alta Verità trascendentale può trasformare e purificare la vita di desiderio nella vita dell'aspirazione. Per fare questo, deve sapere cosa ha fatto il desiderio per lui. Il desiderio gli ha offerto un senso di insoddisfazione. Anche dopo che i suoi desideri sono stati soddisfatti, è ancora insoddisfatto. Il cercatore vede che nella profondità del suo desiderio e nella stessa realizzazione del suo desiderio incombe un senso di completa insoddisfazione. Perché è così? Perché il desiderio non è la Verità ultima. Il desiderio non può offrirci la Verità ultima, che tutto appaga. Ma quando seguiamo il sentiero dell'aspirazione, anche un briciolo di Luce ci soddisfa. Anche se sappiamo perfettamente che un briciolo di Pace, Luce e Beatitudine non può placare la nostra eterna sete interiore, ogni briciolo di Verità, Pace, Luce e Beatitudine divine ci porta una grande soddisfazione. E gradualmente, grazie alla nostra aspirazione, ogni piccola goccia di Divinità cresce in un vasto oceano di Compimento.

L'aspirazione incarna la soddisfazione. Il desiderio incarna l'insoddisfazione. Ogni essere umano ha il diritto di stare nel mondo del desiderio o nel mondo dell'aspirazione. Qui siamo tutti cercatori della Verità. Per noi l'aspirazione è la strada. Cammineremo con gioia lungo la strada dell'aspirazione. Oggi proprio ciò che chiamiamo aspirazione, domani la chiameremo realizzazione. Il giorno dopo chiameremo la stessa cosa rivelazione, e il giorno dopo la chiameremo manifestazione, la nostra manifestazione della Divinità.

Un sincero cercatore è benedetto con la visione interiore quando ha libero accesso alla Sorgente. Egli dipende continuamente e costantemente dalla sua visione interiore. Una volta stabilita la sua connessione con la Sorgente, la sua vita diventa il messaggio di realizzazione di Dio, il messaggio di illuminazione di Dio, il messaggio di perfezione di Dio. E nel corso del tempo, in un futuro prossimo o lontano, nel processo di evoluzione l'umanità è obbligata ad accettare questi messaggi. Qual è l'essenza di questi messaggi? Amore, amore divino, che è il canto dell'unità universale. Se mettiamo a tacere le nostre onde di pensiero e ascoltiamo le nostre onde del cuore, possiamo diffondere il messaggio d'amore del Supremo. Possiamo offrire questo messaggio d'amore al mondo in generale e possiamo cantare il canto universale per accendere la fiamma dell'aspirazione in tutti gli individui.

Ora siamo coscienti dell'Albero supremo. Stiamo salendo sull'Albero. Alla fine possiamo crescere nell'Albero cosmico e poi possiamo guardare le foglie multiformi, che sono i nostri fratelli e sorelle, crescere e svilupparsi. Siamo noi, i cercatori della Verità ultima, che possiamo nutrire la fame interiore di queste foglie dell'Albero supremo.


FFB 1.Manning Hall, Brown University, Providence, Rhode Island, 9 gennaio 1974 - 14:00.

From:Sri Chinmoy,Cinquanta Battelli-Libertà verso una Sponda d'Oro, parte 1, Agni Press, 1974
Sourced from https://it.srichinmoylibrary.com/ffb_1