13.

Quando arriva l’ultima ora, nessuno può negare la sua chiamata. Il cuore di unità di Einstein, che era tutt’uno con il Pilota Supremo, lo sapeva. Perciò era contrario all’uso di qualsiasi trattamento artificiale per prolungare la vita. Era semplice, naturale, spontaneo. Aveva sempre rifiutato ogni artificio. La sua era una realtà schietta che apriva la vita, e una divinità che appagava la verità e che pervadeva il mondo intero. Quando a Einstein fu detto che la chirurgia avrebbe potuto curare la sua malattia, rispose solo: “Non credo nel prolungare artificialmente la vita.”

From:Sri Chinmoy,Einstein: scienziato e saggio, fratello dell’atomo-universo, Agni Press, 1979
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