Soddisfazione[fn:EA7]

Ogni vita umana è un canto. Un cercatore canta una nuova canzone ogni giorno. Canta e scopre. Che cosa scopre? Scopre un corpo pieno di entusiasmo, un vitale pieno di determinazione, una mente colma di pace, un cuore colmo di beatitudine e, infine, una vita ricolma di soddisfazione.

La soddisfazione è necessaria nella vita animale, in quella umana e in quella divina. Ma la soddisfazione che otteniamo nella vita animale non è vera soddisfazione. Anche nella vita umana non raggiungiamo mai una vera soddisfazione. Solo nella vita divina otteniamo la vera, reale soddisfazione.

Nella vita animale cerchiamo di ottenere soddisfazione distruggendo. Nella vita umana cerchiamo di acquisire soddisfazione per mezzo del possesso. Nella vita divina cerchiamo di ricevere soddisfazione dall'illuminazione. La soddisfazione che otteniamo distruggendo non è, e non può essere una soddisfazione reale. La soddisfazione che otteniamo dal possesso non è, e non può essere una soddisfazione reale. La soddisfazione che otteniamo dall'illuminazione è senza alcun dubbio la vera soddisfazione.

Qui siamo tutti cercatori; noi preghiamo e meditiamo. Dentro la nostra preghiera, dentro la nostra meditazione, noi cerchiamo sempre di vedere il volto della soddisfazione. Quando preghiamo cerchiamo di salire verso l'alto e ricevere soddisfazione. Quando meditiamo cerchiamo di far emergere dall'interno di noi Luce e Delizia e di godere la soddisfazione nel nostro corpo, vitale, mente e cuore. Quando preghiamo, cerchiano di ricevere qualcosa dall'alto in modo che sia placata la nostra sete. Quando meditiamo, invochiamo le nostre realtà più elevate perché si manifestino in noi e per mezzo di noi.

La meditazione è preceduta dalla concentrazione e seguita dalla contemplazione. La concentrazione, la meditazione e la contemplazione procedono insieme. La concentrazione è la velocità. La meditazione è la sicurezza di sé. La contemplazione è la vittoria. La concentrazione possiede ed è la velocità del cervo. La meditazione possiede ed è la sicurezza dell'elefante. La contemplazione possiede ed è la vittoria del leone.

È sempre consigliabile per noi avere velocità se diamo valore alla meta. La meta non è statica. Noi stiamo andando verso una meta che sempre trascende, sempre illumina, sempre soddisfa. Dobbiamo prestare la più grande attenzione alla nostra velocità se vogliamo fare dei progressi soddisfacenti. Lungo il nostro eterno viaggio interiore la meta di oggi sarà il punto di partenza di domani, verso la soddisfazione suprema.

[fn:EA7] 3 Luglio 1977, 8:35 di sera — Scuola pubblica P.S. 86, Jamaica, New York

From:Sri Chinmoy,Everest-Aspiration, parte 1, Agni Press, 1977
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