Se abbiamo dei dubbi, non dovremmo cercare di sopprimerli. La repressione è la cosa peggiore. Ho sempre detto che se sopprimiamo qualcosa oggi, domani le forze negative dentro di noi che stiamo cercando di sopprimere usciranno con veemenza e cercheranno di distruggerci. Quando si tratta della vita del vitale, della vita emotiva o del bere e del fumare, dico sempre che dobbiamo purificarci e illuminarci lentamente. Se viene un dubbio e cerchiamo di distruggerlo attraverso la soppressione, non sarà distrutto. Aspetterà solo che arrivi un'altra opportunità, quando saremo più deboli. In quel momento il dubbio tornerà e ci farà impazzire.
Quando arriva il dubbio, la cosa migliore è accettarlo come non-realtà o irrealtà. Nella realtà ultima, quando realizziamo Dio, non c'è dubbio. In quel momento noi stessi siamo la realtà. Quindi, quando arriva il dubbio, prima lo accettiamo e poi cerchiamo di trasformarlo in fede o di illuminarlo. Ma in questo momento non possiamo negarlo o nasconderne l'esistenza. Se arriva il dubbio e diciamo agli altri: "Non ho dubbi," questa è una totale falsità.
Nella vita umana chi non ha dubbi? Forse qualcuno ha solo un dubbio e un'altra persona ha innumerevoli dubbi. Se si hanno innumerevoli dubbi, è come avere, diciamo, innumerevoli ostacoli sul piano fisico. Ma possiamo prendere questi ostacoli come opportunità. Non daremo il benvenuto ad un ostacolo, ma se si frappone sulla nostra strada, lo affronteremo e lo supereremo. Ogni volta che superiamo un ostacolo, dobbiamo sentire che è apparsa una nuova opportunità. Prima di affrontare qualsiasi difficoltà, interna o esterna, essa appare insormontabile. La difficoltà è come una montagna. Sembra così alta e sentiamo che non possiamo scalarla o superarla. Poi in seguito, quando entriamo nella difficoltà, otteniamo un'ispirazione enorme: una spinta interiore o un impulso interiore. Allora la difficoltà non è nulla; è una fase passeggera, una nuvola. Siamo entrati in una nuvola, ma presto uscirà il sole. È solo questione di poche ore, e poi il sole è destinato a venire al di fuori. In quel momento saliamo e raggiungiamo la nostra Meta più alta. Di nuovo, oltre la nostra Meta più alta, vediamo un'altra montagna. Poi abbiamo un'altra opportunità per realizzare la nostra realtà. Quindi al mattino la difficoltà sembra insormontabile. A mezzogiorno la difficoltà appare facilissima da superare, facile come l'acqua potabile. Di sera la difficoltà è diventata un'opportunità per entrare nell'Aldilà più alto e più lontano.
Se sentiamo che il dubbio è entrato nella nostra vita spirituale o che abbiamo qualche altra difficoltà, la affronteremo come un'esperienza e cercheremo di illuminarla. Allora, nel momento in cui lo trasformiamo, questo dubbio diventa un solido fondamento nella nostra vita di aspirazione. Se accettiamo e trasformiamo ciò che ci capita invece di negarne l'esistenza, quella cosa diventa nostra. All'inizio l'ignoranza si schiera dalla parte dell'ignoranza e la saggezza si schiera dalla parte della saggezza. Ma nel momento in cui l'ignoranza arriva e ci attacca, se usiamo la nostra saggezza per accettarla, trasformarla, illuminarla e farla nostra, allora la sua forza è diventata nostra. L'ignoranza può di nuovo venire ad attaccarci, ma ora abbiamo più potere. L'ignoranza che abbiamo trasformato e illuminato è diventata nostra amica; è un ulteriore punto di forza.
Qualunque cosa accada, la dovremmo afferrare e trasformare con la nostra forza di volontà. Ma se proviamo a negare l'esistenza di queste forze negative, paura, dubbio e insicurezza, esse non ci lasceranno. Se non accettiamo queste forze, se neghiamo la loro esistenza, allora arriva un momento in uno dei nostri momenti di distrazione in cui ci mostrano cosa sono. Una volta un discepolo chiese al suo Maestro spirituale: "Cosa possono fare le forze ostili?" Immediatamente egli fece i nomi di tre suoi discepoli. "Può portare via i discepoli più cari. Due di questi discepoli sono stati portati via. Il terzo doveva morire prematuramente. Non potevo proteggerlo."
Quindi, se arriva il dubbio, prendilo come un'esperienza e poi vai oltre. Trasformalo in qualcosa di più elevato e appagante. Allora vedrai che non ci sono problemi. Chi non ha dubbi non deve preoccuparsi. Ma ancora una volta, condannare chi ha dei dubbi è un errore stupido, deplorevole e imperdonabile. Se mi manca qualcosa è perché Dio non me lo ha dato. Di nuovo, se Dio dà a qualcuno un ostacolo particolare, è per uno scopo speciale. Quindi dobbiamo sapere che Dio si prenderà cura di lui e trasformerà le difficoltà a Modo Suo.
Quando entriamo in Dio, entriamo nella Realtà. La Realtà non può avere dubbi. La Realtà stessa è Verità, quindi come può permettere il dubbio? Ma all'inizio, se sentiamo che il dubbio sta entrando in noi, accettiamolo e riconosciamo la sua esistenza come forza da trasformare a nostro vantaggio. Dapprima la montagna appare insormontabile; poi diventa così facile arrampicarsi. Alla fine diventa un'autentica opportunità per entrare in una realtà più grande.From:Sri Chinmoy,Il mondo del dubbio, Agni Press, 1977
Sourced from https://it.srichinmoylibrary.com/dw