L'amicizia significa l'espansione dell'unità. Come supremo Figlio di Dio, il Cristo sapeva di non essere solo il Figlio di Dio Creatore. Sapeva bene che Dio Creatore e Dio creato sono una cosa sola.
Quando pensiamo ai termini "sollecitudine, incoraggiamento, ispirazione" e così via, sentiamo la suprema necessità dell'amicizia. Se non c'è amicizia, questo mondo affonderà giorno dopo giorno nell'oceano dell'oblio.
È l'amicizia che ci tiene vigili e risvegliati alla consapevolezza che non apparteniamo solo a noi stessi. Apparteniamo a tutti coloro che sono intorno a noi, con noi e per noi. Intorno a noi c'è tutto il mondo, ed è qui che dobbiamo stabilire l'amicizia, così che insieme possiamo portare il peso del mondo intero. Se non c'è amicizia, il mondo non avanzerà. Andrà solo indietro.
Il Cristo ha svolto il ruolo del Creatore quando ha detto che lui e Suo Padre sono uno.
Poi, quando chiese: "Padre, perché mi hai abbandonato?" ha svolto il ruolo della creazione. La creazione ha disperatamente bisogno dell'aiuto del Creatore.
In forza della sua unità con la creazione, il Cristo ha sentito come sua la sofferenza dell'umanità. Questa sofferenza può essere condivisa da tutti. La sofferenza esiste, ma quando gli altri entrano in scena per alleviare il peso dei loro amici, allora aiuta sicuramente ogni essere umano a vedere la luce dell'unità. L'unità è auto-espansione. Se c'è vera amicizia, allora l'unità sboccia e sboccia.
Cristo era l'Amico supremo. Divenne l'unità, non solo del Cielo, ma anche della terra.
Come un ineguagliabile membro del Cielo, ha portato la Compassione in misura infinita su Madre Terra. Di nuovo, come membro di Madre Terra, ha distribuito la Compassione che ha ricevuto dal Padre Cielo senza riserve e senza condizioni per elevare la coscienza del mondo e per mostrare al mondo che c'è Luce, la Luce che anela all'instaurazione della Verità qui su terra.
Cristo il Figlio ha ricevuto. Cristo l'amico ha distribuito.
Cristo il Figlio ha ricevuto dall'Alto.
Cristo l'Amico ha distribuito benevolmente tutto ciò che aveva e tutto ciò che era ai suoi amici cittadini del mondo.From:Sri Chinmoy,Conversazioni con Sri Chinmoy, Agni Press, 2007
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