Questo capitolo inizia con una raffica delle domande più significative. Brahman, adhyatma, karma, adhibhuta, adhidaiva, adhiyajna, cosa sono? Il Signore risponde: "L'Imperituro Assoluto è il Brahman. L'Adhyatma è la conoscenza auto-rivelatrice della Natura primordiale del Brahman. Il karma è la nascita dell'attività, naturale e normale. L'adhibhuta è la peribile manifestazione materiale. Adhidaiva è la conoscenza di Coloro che Splendono. L'Adhiyajna è il sacrificio fatto da Me per unire la manifestazione delle forme finite con la Mia Vita Infinita."
Krishna afferma che l'auto-realizzazione o la realizzazione dell'Immortalità deve essere raggiunta durante la vita nel corpo e da nessun'altra parte. Come ogni essere umano crea limiti, imperfezioni e schiavitù, così pure, egli è capace di trascenderli. Alla fine entrerà nei piani di Pienezza, Perfezione and Libertà.
La nostra esistenza è il risultato di un'esistenza precedente. Questa nostra terra è il risultato di una terra che esisteva prima. Tutto sta evolvendo. L'essenza dell'evoluzione è un movimento interiore ed esteriore. Questo movimento o cambiamento avviene anche nel mondo del Brahma. Anche dopo aver raggiunto il mondo del Brahma, non si può sfuggire alle insidie della rinascita. A dire il vero, i nostri giorni e notti terrene non sono altro che un secondo infinitesimale rispetto ai giorni e alle notti del Brahma. Mille anni respirano nell'unico giorno del Brahma e mille anni respirano nell'unica notte del Brahma.
Non serve rifugiarsi nei nostri giorni e notti terrestri, perché sono fugaci. Non serve rifugiarsi nei giorni e nelle notti di Brahma, perché anch’essi non sono eterni. Possiamo, dovremmo e dobbiamo trovare rifugio solo nel Cuore Eterno del Signore Krishna, che è il nostro riparo più sicuro, dove nessun giorno è richiesto, non è necessaria alcuna notte poiché il Suo cuore è la Vita di Luce ed Eternità dell'Infinito.
Nient'altro ci serve eccetto la devozione. La nostra scelta suprema è la devozione. Il nostro cuore di devozione risponde al suo cuore d'amore. Egli dice: "Solo la devozione incrollabile ha accesso diretto e libero alla mia Vita Immortale, la mia Assoluta Verità."
Ciò che è dentro prima o poi verrà manifestato al di fuori. Il possessore dei pensieri divini sarà anche colui che fa azioni divine. È possibile solo per un uomo dedicato e che aspira pensare a Dio consapevolmente mentre lascia la scena terrestre.
Krishna ci dice come uno Yogi entra nel Definitivo dopo aver lasciato il suo involucro mortale: "I suoi sensi sono sotto controllo. La sua mente è posta nel cuore, medita su di me. AUM canta con tutta l’anima. Egli abbandona il Prana, il respiro vitale, ed entra nella Definitiva Realizzazione in Me."From:Sri Chinmoy,Commento alla Bhagavad Gita: Il canto dell’Anima Trascendente, Agni Press, 1971
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