Maya

Maya significa illusione. Significa anche l'irrealtà delle cose effimere; l'irrealtà è personificata come una donna, che è anche chiamata Maya. Le parole Dharma e Maya sono l'espressione costante e spontanea dell'anima indiana. Secondo Shankara, la vetta più elevata dei conoscitori dei Vedanta, c'è solo una Realtà Assoluta, il Brahman, senza un secondo. L'advaita o monismo, derivante dal Vedanta, è la sua filosofia epocale. C'è solo il Brahman. Non esiste nulla al di fuori del Brahman. Il mondo che sta davanti al nostro occhio mentale è un'illusione cosmica, una prigione ingannevole. È solo quando la vera conoscenza nascerà in noi che saremo in grado di liberarci dalle maglie dell'ignoranza e dalle insidie della nascita e della morte. Una cosa che è, è reale. Una cosa che appare, è irreale. Una vita eterna è reale. L'ignoranza e la morte sono irreali. Maya è una specie di potere pieno di mistero. Sappiamo che l'elettricità è un potere, ma in realtà non sappiamo cos'è. La stessa verità è applicabile a Maya. Dio usa il Suo Potere di Maya per entrare nel campo della manifestazione. È il processo del Divenire dell'Uno nei molti e di nuovo il Ritorno dei molti nell’Uno originale.

From:Sri Chinmoy,Commento alla Bhagavad Gita: Il canto dell’Anima Trascendente, Agni Press, 1971
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