Quando offri il potere appagante e illuminante all'umanità, lo fai con la sensazione che tu come individuo sia insoddisfatto o disguatato del tuo possesso. Sarai soddisfatto solo quando potrai rivendicare l'universo come tuo e quando l'universo ti potrà rivendicare come suo, grazie alla vostro dono reciproco. Donandoti diventi una sola cosa, e questa unità è fondata sulla dolcezza, l'affetto, la simpatia, l'amore, la sollecitudine, la compassione e la gratitudine. L'albero dell'unità ha molti rami. Là vedrai affetto, dolcezza, premura, compassione.
Se mi dai dei soldi, naturalmente te ne sarò grato. Ma se sei veramente spirituale, mi sarai anche grato perché sono io che ho ricevuto da te correttamente e sto usando correttamente il tuo dono. Se lo uso male, allora immediatamente il mondo dirà: "Da dove ha preso questo potere?" Allora anche tu sarai colpevole. Ma se mi dai qualcosa di divino e lo uso correttamente, le persone prima mi apprezzeranno e poi apprezzeranno la fonte. Mi chiederanno da dove l'ho preso e poi ti vedranno. Quindi, quando usiamo il potere divino, non è solo colui che dà, ma anche colui che riceve che è importante. Colui che dà e colui che riceve hanno la stessa importanza.From:Sri Chinmoy,Creazione e perfezione, Agni Press, 1976
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